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Ce l'abbiamo fatta!
Fabio Pasinetti ed io siamo riusciti ad attraversare il
deserto bianco egiziano. Un territorio che per la prima
volta è stato affrontato a piedi e in autonomia.
Un successo. Un successo che è stato possibile anche
grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto e con noi hanno
camminato. Grazie a tutti coloro che ci hanno aiutato a
preparare i materiali, la spedizione, a mantenere le comunicazioni,
a tenere sotto controllo le nostre condizioni fisiche. Fabio
ed io abbiamo camminato fianco a fianco per quindici giorni,
ma non abbiamo mai dimenticato che al nostro fianco c'erano
anche tutti coloro che hanno reso possibile l'impresa "Nuove
Frontiere". Ogni passo che abbiamo compiuto nel deserto
lo abbiamo fatto perché c'è stata data la
possibilità da tutti coloro che hanno creduto in
questo progetto tanto quanto noi.
L'impresa è terminata: lo scorso 28 novembre abbiamo
tagliato il traguardo e ora è giunto il momento dei
ringraziamenti, perché da soli non ce l'avremmo mai
fatta.
Grazie, quindi, con la promessa che l'attraversata del deserto
bianco è solo il primo capitolo del progetto "Nuove
Frontiere" che continua con tutta una serie di iniziative
dove speriamo di avervi ancora al nostro fianco. Perché
camminare insieme a voi è stata un'impresa entusiasmante.
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28-11-2008
Arrivati
Dopo due settimane di cammino e 250 km percorsi
in totale autonomia nel deserto bianco egiziano,
Fabio ed io alle ore 14:28 di oggi 28 novembre 2008
abbiamo tagliato il traguardo nella zona dell'oasi
di Dakala. Un percorso segnato da dune altissime
di sabbbia fine alternata a pericolose pietraie,
dove il vento non ci ha perdonati. Abbiamo affrontato
temperature elevatissime che di giorno hanno toccato
quasi 40 ° C, e il freddo notturno che ci ha
costretti a dormire in tenda a 0 °C. Abbiamo
dovuto ripararci dal sole cociente e proteggerci
dalla sabbia finissima. Abbbiamo camminato fianco
a fianco, fino a trovare lo stesso ritmo. I miei
occhi hanno guidato il cammino di Fabio; La forza
di volonta' e il coraggio di Fabio hanno alleviato
le mie preoccupazioni per la grande responsabilita'
di fare da guida. Abbbiamo sopportato la sete, abbiamo
dovuto trovare i rifornimenti di acqua con il sistema
GPS, abbiamo dovuto ogni sera montare il campo,
preparare i pasti. Sopravvivere. E la mattina seguente
smontare la tenda, riporre il necesario, preparare
nuovamente il pesantissimio zaino: 20 kg che ci
siamo portati sulle spalle per tutta la durata del
cammino. Abbiamo parlato. Ho descritto a Fabio cio'
che ho visto, persino un miraggio. Fabio mi ha trasmesso
il suo amore per i poeti. Uno scambio alla pari
come nelle aspettative. Abbbiamo rispettato il deserto
e il deserto ci ha accolti e ci ha fatti passare.
Il progetto Nuove Frontiere ha chiuso oggi il suo
primo capitolo. Un lungo percorso ancora tutto da
scoprire. Un programma gia' in parte definito per
i mesi futuri che ripartira' la prossima primavera
con la Minimaratona per disabili che verra' organizzata
a Milano con il patrocinio del Comune. Perche' la
nostra esperienza e' al servizio di tutti coloro
che desiderano superare problematiche fisiche e
psicologiche grandi e piccole. La nostra esperienza
non e' fine a se stessa, ma al servizio della scienza
e della tecnologia perche' si possano studire la
fisiologia del corpo umano, nuovi prodotti e nuovi
materiali; La nostra esperienza e' condivisione.
E la condivisione verra' nei racconti, negli incontri
che promuoveremo per coloro che desiderano spostare
sempre piu' avanti il proprio limite. Perche' il
limite e' solo dentro di noi. Ancora una volta.
Oggi. Desidero in ultimo ringraziare ancora una
volta tutti coloro senza i quali questa impresa
non sarebbe stata possibile. Il team di supporto,
il main sponsor No Limits, gli sponsor Ferrino,
La Roche-Posay, Tecar, Garmin, Intermatica, Geomat,
Enervit, Focus Himalaya Travel, Frigor Trasporti
Orobico, Lions il Comune di Milano che ci ha assicurato
il proprio sostegno per la continuazione del progetto
e tutti gli amici che non ci hanno mai fatto mancare
il proprio sostegno.
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27/11/2008
Penultimo giorno nel deserto
Oggi ultima tappa impegnativa prima della
fine dell'avventura, il caldo oggi è stato
molto elevato. Abbbiamo
toccato temperqture di 38,3 g e non e' stato facile
tenere il passo/.
In ogni caso siamo arrivati all'ultimo campo verso
le ore 16,00 e,dopo
aver montato le tende per l'ultima volta, ci siamo
gustati la cena
sotto un meraviglioso cielo stellato che ho spiegato
per l'ultima
volta a Fabio.
Domani mattina di buon ora inizieremo l'ultima tappa
e
raggiungeremo il team che ci sta aspettando a Dakhla.
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Te e shisha davanti al fuoco
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Panorama dal campo
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L'ultimo campo con le tende dei giornalisti
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26/11/2008
Due giorni all'alba
Un'altra giornata molto faticosa. Abbiamo camminato
fino alle 16 fra lastroni di pietra tagliente e
rocce aguzze. Il continuo saliscendi e il fatto
che il terreno fosse disseminato di rocce e asperità
mi ha tenuta in tensione tutto il giorno. Avevo
timore per Fabio, avevo paura si facesse male. Non
è facile fare da guida in queste condizioni.
E invece alle quattro del pomeriggio, quando abbiamo
raggiunto il punto del rifornimento acqua, abbiamo
potuto esclamare "percorso netto". Il
caldo ci ha accompagnato per parecchie ore. Fabio
si sta abituando sempre più al terreno accidentato
e percorre ormai con buona facilità tutte
le piste. Devo dire, dopo 13 giorni passati assieme,
che la sua presenza non è assolutamente un
peso e anche nel montare le tende mi è di
grande aiuto e in varie situazioni è assolutamente
autosufficiente. Ora ci attendono ancora due giorni
di cammino, ma il più è fatto, le
vesciche ai piedi sono ormai un lontano ricordo;
stiamo già assaporando l'arrivo ove saremo
attesi dal team di supporto che ci ha reso, con
la sua preziosa opera, più facile il nostro
cammino. Arrivederci a Dakhla
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Ultimi paesaggi mozzafiato prima dell'arrivo
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Ripresa fotografica d'effetto
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Posizionamento dell'ultimo rifornimento
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Il team si avvia verso l'arrivo
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Il team al gran completo
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Il passo finale che Carlo e Fabio dovranno affrontare
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25/11/2008
Un terreno molto difficile
Siamo al tredicesimo giorno, nessuno di noi è
superstizioso, però comunque incrociamo le
dita! La giornata è stata torrida e il percorso
particolarmente difficile. Abbiamo abbandonato la
zona di dune con la sabbia finissima per entrare
in un'area dal terreno pietroso. Guidare Fabio in
questo percorso è stato più impegnativo
del solito. E anche più stressante dal unto
di vista emotivo. Mi sento molto responsabile e
non mi perdonerei una sua caduta. Fabio comunque
si sta dimostrando un grande atleta e l'affiatamento
è sempre più rafforzato. Per fortuna
è andato tutto bene e la tabella di marcia
non ne ha risentito. L'ambiente, anche se a volte
si presenta ostile, va comunque rispettato. E la
nostra filosofia è infatti quella di salvaguardare
l'ambiente al di là delle nostre forze. Lo
smaltimento dei rifiuti per noi rappresenta un piccolo
problema. Bruciamo ciò che possiamo, ma siamo
costretti a portarci dietro ciò che non è
combustibile o i cui fumi potrebbero inquinare.
Ieri siamo riusciti a lasciare la spazzatura in
uno dei punti di rifornimento di acqua e abbiamo
chiesto al team di supporto di andarla a ritirare.
Con l'occasione ho lasciato la scheda della piccola
macchina fotografica, per poter scaricare le immagini,
che io stessa ho realizzato, per poterne inviare
qualcuna. Il morale è molto alto, sappiamo
di essere vicini alla meta e siamo consci che questa
nostra impresa non è fine a se stessa ma
servirà anche dal punto di vista scientifico
a testare i materiale innovativi che sono stati
utilizzati per le tende da Ferrino e per l'abbigliamento
da No Limits.
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Sfida calcistica Egitto vs. Italia
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Preparazione del pane al campo base
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Daniele individua il punto esatto
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Al prossimo punto acqua su un terreno molto difficile
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24/11/2008
Un sodalizio perfetto
La dodicesima giornata è iniziata abbastanza
bene, i miei piedi non sono più doloranti
come la sera precedente, il riposo e il piccolo
intervento di incisione apportato al dito mignolo
del piede destro, per far fuoriuscire il siero creatosi,
è stato provvidenziale. Abbiamo marciato
dalle otto del mattino alle tre del pomeriggio con
soste molto brevi. Durante il trasferimento un momento
di crisi. La ricerca dell'acqua è stata più
laboriosa del solito. Mezz'ora di preoccupazione,
ma poi tutto si è risolto nel migliore dei
modi e la tensione è rientrata. Dopo qualche
tentativo il sistema GPS di Garmin ci ha portati
dritti, dritti al rifornimento. Fabio mi è
stato molto vicino e mi ha sostenuta moralmente
non facendomi mai mancare la sua incondizionata
fiducia. Il nostro è diventato un sodalizio
perfetto! Abbiamo attraversato un paesaggio formato
da alte dune e il saliscendi ci ha fatto consumare
parecchie energie, lo spettacolo era comunque insuperabile.
La temperatura è molto elevata e Fabio specialmente
è molto provato dal caldo. Questi sforzi
ci hanno fatto sudare parecchio e naturalmente consumare
più acqua che fortunatamente è stata
sufficiente.. Raggiunto il punto d'acqua la sera
di siamo rifocillati con un ottimo risottino energetico...
liofilizzato
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Un quasi lussuoso pranzo
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Natura morta
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Orme di animali nella sabbia
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Casinò di fortuna
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Daniele continua a vincere
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23/11/2008
La carica di Fabio
E' iniziata la nostra settimana finale.
Il cammino continua nei tempi previsti
nonostante che oggi abbia dovuto provvedere
ad incidere l'infezione che mi è
venuta al piede destro in conseguenza
delle vesciche. Ogni sera, dopo l'allestimento
del campo, la cena e la sistemazioni
del materiale e dei viveri, trascorro
una buona mezz'ora a medicarmi per essere
in forma per il mattino seguente. Fabio
oltre ad essere un buon compagno di
viaggio e un infaticabile camminatore.
Durante le soste dimostra, sempre un
grande entusiasmo e mi trasmette una
carica enorme. Durante le lunghe serate
stellate e nei momenti di sosta cerco
di spiegare a Fabio non solo le sensazioni
di fatica ma anche quelle più
sottili che mi legano a questo ambiente.
Nonostante la fatica e il dolore vivo
dei momenti in cui mi sento in totale
equilibrio. Questo è un regalo
del deserto.
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Uno scorpione un pò finto
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Oscar con il portafortuna topo
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Foto creativa di Renato
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Daniele come al solito legge per rilassarsi
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A volte le guide passano il tempo giocando
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22/11/2008
Sensazioni
Il ritmo e' buono, ma come negli ultimi
giorni; purtroppo è rallentato
dalle condizioni delle vesciche sui
miei piedi. Fabio invece, sempre di
buon umore, sembra una roccia e prosegue
senza problemi di sorta. Il clima caldo
soprattutto nelle ore centrali del giorno
ha fatto si che il team di supporto
decidesse di aumentare la nostra razione
giornaliera d'acqua. Oggi ho avuto un
miraggio che ho decritto a Fabio . Giornata
piena di sensazioni, perché abbiamo
trovato lo scheletro di un dromedario
sbiancato dal sole. Le notti in compenso
sono gelide. La temperatura si aggira
intorno allo zero. Fabio cerca di descrivermi
i suoi sentimenti: mi ribadisce spesso
che si sente vicino ai suoi poeti più
amati: Foscolo e Leopardi. Vivo una
pace assoluta e il mio cuore è
felice. A richiamarmi alla realtà
è il mio piede che è ancora
molto dolorante..
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Tramonto
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Si fa il punto della giornata
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Radici nel deserto
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Alba
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Accampamento in mezzo alle dune
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21/11/2008
Il freddo notturno
Oggi abbiamo percorso solo quindici
chilometri. Un po' meno del solito,
perché le ferite ei miei piedi
non danno tregua. Come ho avuto più
volte modo di spiegare il controllo
mentale in questi casi è fondamentale:
è la forza di volontà
ch mi permette di tirare avanti in questi
momenti. IL fisico di Fabio regge bene:
è forte e ha una determinazione
senza pari. Ripete più volte
che sta realizzando un sogno che non
pensava possibile fino ad un anno e
mezzo fa. Si e' rialzato il vento e
questo porta altri problemi. La sabbia
mangia tutto e dobbiamo proteggere le
apparecchiature elettroniche che ci
permettono di sopravvivere e non sempre
è facile. Il fatto che ci sia
vento sta a significare anche che e
la temperatura notturna si e' sensibilmente
abbassata. Fabio, che continua a procedere
con la tenda di riserva di notte, e'
costretto ad avvolgersi nel tendalino
per far fronte al freddo. Il morale
comunque e' alto, a volte viviamo attimi
di autentica felicità. Siamo
convinti di quello che stiamo facendo,
anche se penso che ci vorranno parecchi
giorni per organizzare mentalmente tutte
le sensazioni fortissime che stiamo
accumulando..
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Una piacevole sorpresa
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Si sgonfiano le gomme per un'aderenza
migliore sulle dune
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Resti di cammelli
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Daniele controlla le mail
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Daniele parla con le guide
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Ancora isabbiati
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20/11/2008
Un tandem perfetto
Siamo a circa metà percorso e il bilancio
di questi primi otto giorni e’
sicuramente positivo. Primo perché l’affiatamento
tra Fabio e me si e’ rivelato
praticamente perfetto. Ogni giorno che
passa il campo viene montato e smontato
sempre più velocemente. Fabio non ci
vede, ma si è talmente impratichito
di queste operazioni quotidiane che
il mio piccolo sostegno e quasi superfluo.
La varietà dei panorami, la bellezza
dei tramonti e la profondità dei cieli
fanno passare subito la sensazione di
spossatezza dopo una estenuante tappa.
Sarebbe tutto prfetto se i miei piedi
non fossero davvero pieni di piaghe
che tra l’altro non accennano
a migliorare. AD ogni male c’è
un rimedio: questo è il mio motto, ed
è stato così che oggi ho camminato a
piedi nudi per un’ora. Che sollievo!
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Un altro rifornimento per Carla e fabio
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Scaldiamo il pane egiziano sulla macchina
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La cucina di fortuna
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La bandiera per il rifornimento
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19/11/2008
Un topolino nel deserto
Un’altra giornata è trascorsa senza
grossi inconvenienti, fatta eccezione
per i miei piedi che purtroppo
continuano a peggiorare, le vesciche tra
le dita si sono rotte lasciando la allo
scoperto la pelle viva. Abbiamo già
percorso circa cento chilometri. La
marcia perciò diventa più difficoltosa
in quanto si devono effettuare soste non
previste per cambiare le medicazioni.
Fabio sta dimostrando una grande
resistenza fisica e anche psicologica.
Fortunatamente le temperature non sono
così estreme come si pensava. Ieri al
campo è arrivato un topoline bianco e
beige bello e per niente spaventato. A
volte anche l’incontro con un piccolo
topo vuol dire tanto. Noi stiamo vivendo
un’esperienza inenarrabile che però
cercherò di raccontare a tutti voi al
mio ritorno. |
Tramonto |
Seguire Carla non è mai facile |
Renato fa il bucato |
Oscar non perde l'attimo |
Daniele si rilassa |
17/11/2008
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Fa caldo
Giornata tranquilla, senza imprevisti, quella
di oggi. Fa molto caldo e la fatica si fa
sentire. Nonostante tutto abbiamo percorso
diciassette chilometri, camminando appaiati
fino alle sedici, quando abbiamo deciso di
fermarci e di accamparci. Tanto è aumentata
la temperatura di giorno, tanto è scesa
quella notturna. La notte fa molto freddo,
si arriva anche a zero gradi e dormire non
è sempre facile. L'abbigliamento tecnico,
fornito da No Limits, che è stato studiato
apposta per avere prestazioni di isolamento
termico ci aiuta, ma talvolta riposare è
dura. La situazione climatica è stabile,
anche se il vento è calato. La quantità
di acqua preventivata che il team di supporto
ci lascia lungo la strada per ora è
sufficiente, ma la "caccia al tesoro"
per trovarla è sempre un momento delicato.
Questo dal punto di vista pratico. Dal punto
di vista morale, siamo ancora molto carichi.
Non mi stancherò mai di ripetere che
l'esperienza che stiamo vivendo è unica
e irripetibilie. Il panorama è splendido
con dune che si susseguono una all'altra.
Lo descrivo a Fabio e il fatto di tradurre
le sensazioni in parole, me ne fa acquistare
ancora più coscienza. Fabio è
bravissimo, camminiamo appaiati, basta pochissimo
per guidarlo, a volta penso che gli arrivi
il mio pensiero, senza bisogno di fare gesti:
sa già dove andare. Si fida di me,
ripete che è sereno e che sa che la
mia esperienza basterà ad entrambi.
E' un grande carico, ma è anche una
condivisione totale che mi fa crescere.
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Una risata ogni tanto
per rompere la tensione
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Tè nel deserto
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Non si sa mai cosa si
può trovare nel deserto
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Il campo base studia
la posizione di Carla e Fabio
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Daniele (il capo spedizione)
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15/11/2008
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Nel deserto
accade anche questo
La temperatura durante il giorno è
molto elevata. Si raggiungono punte che superano
i 30 gradi centigradi, e la notte è
sempre più rigida. Cominciano i dolori,
gli zaini sono ancora molto pesanti: più
di venti chili. Cominciano le sofferenze.
Oggi abbiamo percorso circa 13 chilometri.
Il panorama è cambiato, rispetto alla
zona di partenza. Il terreno è piuttosto
pianeggiante, meno compatto, in qualche zona
bisogna rallentare il cammino: si sprofonda.
C'è un po' di vegetazione, qualche
arbusto. Quasi nessun segno di vita. Abbiamo
incontrato una volpe e visto tante orme riconducibili
a dromedari. Nessuna presenza umana, però.
Fabio è molto forte, non ha grosse
difficoltà e la nostra coppia procede
bene. Fin dove è possibile camminiamo
appaiati, abbiamo raggiunto un ritmo affiatato
e costante. Alle 16.30 abbiamo raggiunto il
punto acqua 3 e qui l'imprevisto. Un'improvvisa
folata di vento ha letteralmente fato volare
la tenda di Fabio. Mi ero temporaneamente
tolta le scarpe per concedere un po' di respiro
ai miei piedi, già piagati in alcune
zone, che mi sono messa a rincorrere la tenda.
Ho corso a piedi nudi nel deserto per quasi
un chilometro, ma il vento era più
veloce di me. Non c'è stata altra soluzione
che ripiegare su una tenda di fortuna, sempre
di produzione Ferrino, ma ahimè dal
peso maggiore che ospiterà Fabio fino
alla fine dell'impresa. Fabio, comprensibilmente,
ha avuto un attimo di scoramento, ma come
spesso ho avuto modo di dire: nel deserto
chi comanda è il deserto.
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Preparativi per i rifornimenti
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Carla aiuta Fabio
a riconoscere la tenda
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Fabio attende la tenda
sostituva
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Si prova la tenda sostitutiva
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Anti riflesso
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12/11/2008
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Abbiamo finalmente capito
il perché del nome Deserto Bianco.
Il paesaggio è mozzafiato, spettacolare,
senza paragoni e la lista degli aggettivi
potrebbe continuare. Questa mattina abbiamo
lasciato l'oasi di Baharya per la penultima
tappa di avvicinamento alla partenza. Un trasferimento
di circa 200 km che ci ha lasciati tutti a
bocca aperta. Il deserto è cosparso
di formazioni calcaree, bianche, accecanti,
che sembrano quasi neve, dalle forme incredibili.
Alcune si elevano per qualche metro fino a
creare dei veri e propri pinnacoli. IL riverbero
è accecante e la nostra pelle è
sottoposta a radiazioni piuttosto intense.
Siamo tranquilli, comunque, non ci scotteremo,
il Prof Antonino di Pietro dell'Università
di Milano ci ha fatto tutti i test dermatologici
e la Roche-Posayl ci ha fornito le creme protettive
utili per proteggerci in questi climi. Il
tempo scorre veloce, anche se i fuoristrada
non corrono su strada ma su una pista improvvisata
e sono costretti a cambiare direzione in continuazione
a causa della conformazione del terreno. Nel
pomeriggio siamo arrivati presso un confortevole
campo tendato: l'ultima notte tutti insieme.
Domani mattina presto raggiungeremo il luogo
previsto per la partenza e dopo gli ultimi
preparativi finalmente il via.
La temperatura diurna è intorno ai
30 gradi, e la sera scende a 12: si sta benissimo.
Siamo tutti sereni anche se il lavoro da fare
è davvero tanto per organizzare la
partenza nel modo migliore, l'atmosfera è
rilassata nonostante l'emozione che contagia
tutta la squadra. Sono momenti davvero speciali.
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Pronti a partire
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La zona della partenza
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Il team alla partenza
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Il deserto bianco
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Verso il deserto bianco
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10/11/2008
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Il brindisi pre-partenza
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Il team pronto alla partenza
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Il regalo di Oriana
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